La crisi continua a mietere vittime nel mondo imprenditoriale italiano. Secondo gli ultimi dati sulle dichiarazioni fiscali (anno di imposta 2009) diffusi dal Dipartimento delle Finanze del ministero dell'Economia, il numero delle aziende che hanno chiuso o dichiarato fallimento è cresciuto rispettivamente del 52% e del 61%. In aumento anche le società in perdita (+37%).
Fonte tgcom24
Questo blog vuole essere uno sfogo è una condivione di tutte le problematiche di quanti sentono la crisi sulle proprie spalle. Storie - News - Lettere - Racconti della rete
lunedì 16 gennaio 2012
La Nutella di Ferrero batte la crisi
La Nutella di Ferrero batte la crisi
La famosa Ferrero, proprio la società che ci delizia con la meravigliosa crema di nocciole Nutella, sembra non temere la crisi che affligge l’intera Europa. Anzi, la Ferrero Spa, filiale italiana della Ferrero International, nonostante il periodo difficile è riuscita a tirare le somme finali dell’anno 2011 con una crescita pari al 7% quantificabile ad un livello record di 2.502 miliardi di euro. Ciò che stupisce di più è sicuramente che questo tipo di crescita sia avvenuto in un periodo in cui la crisi a livello europeo non stenta a farsi sentire; ad ogni modo, il merito è dello stesso brand e della vasta offerta dei prodotti che mette a disposizione dei clienti.I prodotti Nutella della Ferrero
Se si osserva il volume di crescita dei prodotti messi in vendita negli ultimi anni si potrà difatti notare una presenta elevata di prodotti: dal classico barattolo di Nutella a quello con i grissini, dalle Tic Tac agli snack ed agli ovetti. Insomma, si può veramente dire che le cifre fanno impressione e per accorgersene basta osservare il mercato italiano della Nutella che conta l’86% dell’insieme delle creme spalmabili. Non da meno sono anche i cioccolatini come gli ovetti Kinder che contano il 15% ed i cioccolatini Raffaello, Mon Chéri, Pocket Coffee e Rocher che vantano il 36%.Passando a livello internazionale, i paesi dell’Unione Europea pesano meno sul bilancio dei ricavi della Ferrero; in particolar modo, si parla del 60% mentre del 10% nelle Americhe. Ma Ferrero cerca comunque di osservare anche gli altri mercati emergenti che suppone una crescita del 70% nei paesi dell’Europa dell’Est, dell’America Latina e dell’Asia.
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