venerdì 13 gennaio 2012

La crisi induce al suicidio, il comune di Barletta istituisce un numero verde

Per contrastare l’escalation di suicidi da parte di persone che stanno vivendo un disagio esistenziale anche a causa della crisi, il Comune di Barletta, nel nord barese, ha attivato un numero verde. La decisione – informa un comunicato del consigliere regionale Pd, Filippo Caracciolo, promotore della iniziativa – è stata presentata oggi nella sala giunta del Comune di Barletta. Il numero verde – 800 188 805 – funzionerà come un vero e proprio centro di ascolto a sostegno delle richieste di aiuto provenienti da soggetti che stanno vivendo momenti di difficoltà. L’iniziativa è stata promossa – si legge nella nota – «in seguito all’escalation di suicidi che aveva raggiunto il picco massimo nel mese di ottobre, ben quattro in meno di tre settimane». «L’istituzione del numero verde – afferma Caracciolo – è un grande punto di partenza, non c’è altra cità nell’Italia meridionale che abbia attivato un simile strumento». Il numero verde sarà gestito da operatori dell’associazione Demetra

La crisi economica genera un clima di ansia

Il timore che all'origine del drammatico gesto compiuto ieri dal 45enne di Zané possa esserci anche la recente perdita del posto di lavoro amplifica lo sconcerto delle parti sociali, che tornano a chiedere una seria riflessione sulla situazione attuale e una generale assunzione di responsabilità. «Gesti così estremi confermano il fatto che stiamo vivendo in un clima di ansia e di crisi economica acuta in molte famiglie - sono state le parole di Grazia Chisin della segreteria provinciale della Uil - questo non fa che ribadire da parte del sindacato la necessità di portare avanti un lavoro di mediazione orientato alla tutela dei lavoratori. E il Governo deve mettere in campo misure urgenti per contrastare questa crisi». «Non si può che provare un grande rispetto e una profonda pietà umana di fronte a queste tragedie - ha commentato Stefano Chemello, della Fim-Cisl di Thiene - come non si può morire per lavoro, non si può nemmeno morire per la sua assenza. Bisogna darsi da fare per sostenere chi perde l'occupazione e favorirne il reinserimento». Punta sul valore identitario del lavoro Maurizio Ferron, segretario generale della Fiom Cgil. «Perdere l'occupazione non significa solo perdere una rendita economica; significa soprattutto trovarsi esclusi da una rete di relazioni sociali e vedersi privati del futuro. Categorie economiche, sindacati e politica devono mettere al centro delle loro azioni il diritto al lavoro». Sulla vicenda si sono espresse anche le parti politiche. «Alla famiglia dell'operaio va la vicinanza dell'Unione di centro che rinnova l'appello, più volte lanciato negli ultimi mesi, affinché si avvii una riforma degli ammortizzatori sociali che tenga in debita considerazione anche le piccole e medie imprese alle prese con la crisi». È l'appello lanciato da Antonio De Poli, deputato veneto dell'Udc. «È l'ennesima tragedia che si verifica nella nostra Provincia - sono le parole della parlamentare vicentina del Pd Daniela Sbrollini - e che ci ricorda come sia necessario tornare a mettere l'uomo al centro del mercato del lavoro, ragionare sull'occupazione e sul sistema degli ammortizzatori sociali
Fonte: Giornale di Vicenza

Pensate un po in mano a chi siamo!

La crisi era vicina, ma nessuno se n'era accorto. Dai verbali di otto riunioni dei vertici della Federal Reserve nel 2006, divenuti pubblici ora, si evince con chiarezza come i super esperti della Fed sottostimassero i rischi legati al rallentamento del mercato
immobiliare americano.

Anzi: i membri della banca centrale americana ritenevano che un rallentamento
dell'immobiliare avrebbe potuto causare un calo dei consumi e dgeli investimenti, ma questo sarebbe stato però controbilanciato da altri punti di forza dell'economia.

Segnali
Nel 2006 i prezzi delle case negli USA cominicarono a calare. I documenti pubblicati - riporta il New York Times - mostrano il fallimento della Fed nell'identificare i pericoli dei mutui subprime per il sistema finanziario.

Il sistema terrà
"Ritengo che sia improbabile che assisteremo a un deragliamento della crescita a causa del mercato immoniliare" aveva detto - si legge nelle trascrizioni - il presidente della
Fed, Ben Bernanke nel marzo del 2006. Bernanke è arrivato alla guida della Fed nel febbraio 2006, al posto di Alan Greenspan, da molti considerato il responsabile della bolla immobiliare.

Le ultime parole famose
Nell'ultima riunione con Greenspan alla guida, Timothy Geithner, allora presidente della Fed di New York, disse rivolgendosi a Greenspan stesso: "Ritengo che le possibilità che in futuro penseremo di te meglio di quanto pensiamo ora sono più alte che il contrario". Geithner, nella prima riunione dell'era Bernanke, aveva anche aggiunto: "I prezzi delle azioni e gli sprea suggeriscono che c'è fiducia nelle prospettive di
crescita. le condizioni del sistema finanziario sembrano sostenere l'espansione".

Spesi 640 mila in un solo giorno dei nostri soldi per nulla!!!!!!!!!!!!

Ieri sera sentendo le varie trasmissioni televisive sul caso Cosentino, ho iniziato a pensare che la cosiddetta casta della politica è realmente uno dei grandi problemi di questo paese persone che tra mille benefici pensano solo e soltanto ai cavoli loro e non parlo di destra o sinistra non se ne salva nessuno, e mi dicevo ma ieri il mio parlamento quello che rappresenta me e tutti gli italiani cosa ha fatto: NULLA se non decidere di non mandare in carcere una persona che già aveva il bagaglio pronto per Poggioreale ed è stato tirato fuori per i capelli ma ciò che è più sconcertante e questo in Italia abbiamo 630 deputati che secondo un piccolo calcolo approssimativo costano a noi italiani, circa 600 euro al giorno quindi vi faccio un semplice calcolo ieri lo stato ha speso 640 MILA EURO SEICENTOQUARANTAMILAEURO per decidere una cosa che riguarda una singola persona mentre il 75 % degli italiani non sanno come fare ad andare avanti, è calcolando che non è stato l'unico caso ricordiamo i vari Papa etc quanti soldi sono stati sprecati e quante ore di lavoro perse che potevano essere utilizzate per cose utili come l'interesse del nostro paese.
Senza pensare che a nessun italiano in questo momento interessa la sorte giudiziaria di nessuno, ma che si faccia qualcosa per risolvere i Veri Problemi di tutti noi.