mercoledì 11 gennaio 2012

.Avevano chiesto aiuto e si sono SUICIDATI!

Due pensionati si suicidano a Bari.  Lui aveva perso il lavoro. Aumentano del 6% i suicidi come effetto della crisi
Per alcuni degli ultimi episodi mortali, accaduti durante le giornate natalizie, alcuni organi di informazione hanno parlato di “follia irrazionale di settori sociali impazziti dalla “astinenza” di non poter consumare/acquistare alcuni prodotti commerciali o vari gadget telematici etc…”!
La realtà, molto più semplice, ed è nell’assenza (questa sì), di un minimo sistema di tutela della propria condizione di vita. Questo è particolarmente grave e sentito dalle fasce di popolazione anziana, lasciata sola e con pochissimi mezzi di sussistenza!
Moglie e marito sono stati trovati morti a distanza di poche ore in due luoghi diversi di Bari Lei in un hotel e lui sul lungomare del capoluogo pugliese. La verità è che i due coniugi non avevano più nulla. La crisi aveva fatto perdere il lavoro (lui era un rappresentante di tessuti disoccupato), i 400 euro di pensione non garantivano la sopravvivenza quotidiana, la speranza era finita. Così l'uomo, 63 anni, ha ucciso la moglie e poi si è tolto la vita.
I numeri dei suicidi per la crisi dunque continuano a crescere. Solo nel 2009 in Italia c’è stato un suicidio al giorno per motivi legati al lavoro. L’Eurispes quantifica in 2.986 i suicidi con un aumento del 5, 6 % rispetto all’anno precedente. Nella maggior parte dei casi si tratta di persone espulse dal mercato del lavoro (272 in valore assoluto), il 76% a fronte di 85 casi di persone in cerca di prima occupazione. Un altro indicatore della connessione tra aumento dei suicidi e crisi sono i suicidi per motivi economici, che - pur con tutte le difficoltà nel comprendere le motivazioni profonde di un gesto così assoluto - raggiungono sempre nel 2009 il valore più alto degli ultimi decenni con 198 casi, con una crescita del 32% rispetto all’anno precedente e del 68% rispetto al 2007. E il 2012 si annuncia ancora più terribile.

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