lunedì 9 gennaio 2012

Compro Oro - In tre anni sono passati da 15 a 46, sono più che a Bologna. Il caso di una mamma che aveva bisogno di soldi per pagare l'operazione del figlio

rimini L’oro è un bene rifugio e nei momenti di crisi, come quello che stiamo vivendo, venderlo è uno dei modi migliori per rimpinguare in tempi rapidi il portafoglio. Così si spiega anche a Rimini il boom negli ultimi 3 anni dei “Compro Oro”, dai 15 del 2008 ai 46 attuali, più della stessa Bologna che ne conta al momento 40. Sono 500-600 quelli presenti invece complessivamente in Emilia-Romagna secondo recenti stime della Regione. Un’attività quindi in rapida espansione, “anche troppo – si lamenta la titolare di “Montedoro”, azienda presente da due anni sul territorio con tre filiali - La concorrenza è davvero tanta. Per questo è già un’impresa essere riusciti a mantenere lo stesso numero di clienti di 2 anni fa. In media ne abbiamo 100-150 alla settimana, una quarantina nella sede di via Flaminia, la prima che abbiamo aperto. Ci portano un po’ di tutto, anelli, bracciali, collane, orecchini, monete, in qualche caso orologi. Accettiamo, così come gli altri “Compro Oro”, anche l’argento”. Circa 25-30 persone alla settimana invece per il “Compro oro” di via Lagomaggio e l’”Euro per Oro” di viale Tiberio, numeri giudicati positivi perché, nonostante anche in questo caso la clientela sia rimasta sostanzialmente stabile nel corso degli anni, garantiscono comunque buone entrate: “Del resto – spiega la titolare di “Euro per Oro” – spesso con una sola persona facciamo il lavoro di un’intera settimana. C’è chi infatti ci porta anche fino a 200-300 grammi di oro alla volta (attualmente un grammo vale circa 40 euro, ndr). Certo, non è ovviamente questo il caso più frequente. La maggior parte delle volte infatti riceviamo quantità ben inferiori, anche solo pochi grammi, oppure argento. Per i clienti ciò significa un corrispettivo in contanti compreso in genere tra 100 e 500 euro”. Un giro d’affari favorito dall’impennata del 40 per cento solo nell’ultimo anno del prezzo del metallo prezioso – una collana che 12 mesi fa poteva ad esempio fruttare 200 euro ora ne vale 400 – ma anche soprattutto dalla crisi galoppante, che spinge sempre più persone a cedere i propri gioielli, la cui valutazione viene peraltro fatta in maniera completamente gratuita, in cambio di denaro immediatamente spendibile. “Ma non bisogna pensare – dice il titolare del “Compro Oro” di via Lagomaggio – che i nostri clienti siano solo persone in difficoltà. Certo queste sono un buon numero, ma non mancano anche avvocati, dottori e rappresentanti del ceto medio più in generale, che non hanno necessità economiche ma che semplicemente ci portano l’oro vecchio di cui non sanno più che fare per potersi poi comprare un rolex”. Anche per la titolare di “Euro per Oro” “la clientela è più variegata di quanto si possa pensare: accanto alle persone finite in cassa integrazione e agli anziani che vogliono integrare le loro misere pensioni, ci sono anche donne e uomini separati che vogliono disfarsi di quei preziosi che ricordano loro l’ex-compagno. Pochi comunque i casi realmente disperati: appena 3 negli ultimi anni. Su tutti una mamma che non sapeva come pagare una delicata operazione al figlio”. Per quanto riguarda l’età, per la maggior parte si tratta di persone adulte o anziane, “anche se – sottolinea la responsabile di “Montedoro” – non mancano neppure i ventenni e i trentenni”.

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